5-/5 ⭐
Una lettura molto interessante, che mi ha portata a tante riflessioni.
5-/5 ⭐
Una lettura molto interessante, che mi ha portata a tante riflessioni.
4+/5 ⭐
Non mi ha reso Marina Abramović più simpatica (che non è il suo scopo, essendo una biografia), ma decisamente più comprensibile.
It didn't make me like Marina Abramović more (which wasn't its goal, being a biography), but it did help me understand her better.
(Picture: me sitting on Abramović's "Chair for Human Use (III)" in front of Monet's "Le bassin aux nymphéas" at the Fondation Beyeler, Riehen)
Il primo romanzo breve della raccolta, "The turn of the screw", non mi è dispiaciuto, anche se anche in questo caso (come per "The Haunting of Hill House") ho preferito decisamente la serie di Mike Flanagan rispetto al libro che l'ha ispirata. "Washington Square" invece mi ha fatto passare la voglia di finire il libro.
I didn't mind the first short novel contained in the book, "The Turn of the Screw", but in this case too [...]
5-/5 ⭐
La stessa Eva Hesse scrisse che conoscere la sua vita era necessario per capire la sua arte e Micheal Jürgs, appoggiandosi a interviste, documenti, lettere e diari, ci accompagna attraverso la sua storia.
Eva Hesse herself wrote that knowing her life was necessary to understand her art and Michael Jürgs, using interviews, documents, letters and diaries, accompanies us through her story.
4,5/5 ⭐
5/5 ⭐
In entrambi i libri che ho letto di Douglas Stuart ho apprezzato soprattutto la sua capacità di scrivere personaggi estremamente complessi e comprensibili al tempo stesso.
In both books of Douglas Stuart that I read I appreciated most of all his ability to write characters that are at the same time extremely complex and understandable.
4,5/5 ⭐
Lettura scorrevole e piacevole, ci è scappata anche qualche lacrimuccia.
4-/5 ⭐
Devo ammettere che non ho capito proprio tutto in questo libro, ma è stata comunque una lettura piacevole.
5-/5 ⭐
Il manicomio visto da chi ci ha vissuto per disgrazia e chi per scelta lavorativa.
Penso che personalmente avrei preferito leggere la storia completamente dal punto di vista di Elba, ma poi sarebbe stato un libro totalmente diverso. E probabilmente la penso così solamente perché ad Elba mi ci sono affezionata tanto e avrei voluto conoscerla e "viverla" il più possibile.
Ho voluto rileggere It in lingua originale anni dopo averlo letto in italiano e sono rimasta scioccata da quanti aspetti orribili di questo libro avevo dimenticato:
King crea sì un gruppo diverso di protagonisti, ma poi comunque esclude in maniera evidente Mike e Stan.
Una donna (e soprattutto una ragazza) ha molto più da offrire che il proprio corpo!
Unico aspetto positivo: scovare Dick Hallorann e Christine in questo libro.
4/5 ⭐
Mi è piaciuto, ma non mi sono sentita emotivamente connessa ai personaggi come con altre storie di questo tipo. Forse però dipende da me e non dal libro, visto che è stato così anche con l'ultimo che ho letto.
4+/5 ⭐
Un bel libro, ma per qualche ragione non mi ha entusiasmato al 100%
5/5 ⭐
All'inizio ho faticato ad abituarmi ai dialoghi scritti nell'accento di Glasgow (che comunque non cambierei, perché sono parte dell'autenticità del libro), ma sono contenta di non aver desistito: ho adorato questo libro. Adesso che l'ho finito, Mungo mi mancherà molto; mi ci sono affezionata molto e in molti punti avrei voluto strapparlo dal libro, proteggerlo e abbracciarlo.
4,5/5 ⭐
Una commovente storia di dipendenza raccontata dal punto di vista di chi vuole bene a un tossicodipendente.
4,5/5 ⭐
Non avrei mai pensato che un libro su una macchina mi sarebbe piaciuto, e invece!
5/5 ⭐
" 'Se non hai intenzione di amare né di essere amato, allora l'intero viaggio non ha alcun senso. [...] Apri il tuo cuore.' gli disse gentilmente. 'Qualcuno verrà. Qualcuno verrà anche per te. Ma prima devi aprire il tuo cuore.' "
Grazie ❤️
Algún amor que no mate 5-/5 ⭐
Blanca vuela mañana 4/5 ⭐
Háblame, musa, de aquel varón 3,5/5 ⭐
5/5 ⭐
Affascinante e raccapricciante al tempo stesso. Leggerlo e stato come osservare la mente di un mostro che si crede un eroe.
5/5 ⭐
Geniale. Lievemente più splatter/gory degli altri horror di Stephen King che ho letto, ma in maniera adatta alla storia.
4+/5⭐
Una tipica avventura in stile Jonasson.
4,5/5⭐
Come sempre Isabel Allende riesce a farmi amare e odiare profondamente, nessuno dei suoi personaggi mi lascia indifferente.
È stato particolarmente interessante leggere "Violeta" dopo "Paula", visto che mi ha fatto capire (quasi) tutti i collegamenti tra i personaggi fittizi e quelli reali.
5/5⭐
Ero molto indecisa sul voto da dare: il libro mi è piaciuto molto, ma non amo i finali lasciati aperti. Alla fine ho deciso di dare comunque cinque stelle, visto che trovo sia un libro unico che vale assolutamente la pena leggere.
5-/5 ⭐
Già adoravo Stephen King come autore di horror, con "Fairy Tale" mi ha convinta anche come scrittore di fantasy.
3/5⭐
Ci ho messo un'eternità e in più punti mi sono quasi arresa, ma finalmente l'ho finito. Ho continuato a leggerlo principalmente per i personaggi, scritti in un modo che è impossibile non affezionarsici, anche ai più problematici. La trama procede molto lentamente ed è un susseguirsi di tragedie piccole e grandi. Troppo triste per i miei gusti (e ho adorato "a little life"). ?
5-/5 ⭐
Alternando tra il tragico presente (1992) della malattia della figlia Paula e il suo magico passato, Isabel Allende permette ai lettori di questa autobiografia romanzata di conoscere le persone, i luoghi e gli eventi che hanno ispirato la sua opera letteraria.
Grazie mamma per avermi consigliato questo libro ❤️
5-/5 ⭐
L'unione delle abilità narrative coinvolgenti e della conoscenza approfondita della mitologia greca nei romanzi di Madeline Miller non mi deludono mai. Un libro che consiglio vivamente di leggere e che penso mi sia piaciuto ancor più di "the song of Achilles".
4-/5 ⭐
Un libro scorrevole, a momenti un po' prevedibile e ingenuo, ma in generale molto positivo e piacevole da leggere.
"[...] è molto meglio essere spontanei che rovinarsi la vita cercando di essere perfetti."
5*/5 ⭐
Un libro meraviglioso e terribile al tempo stesso, che riesce a spezzarti il cuore in maniera tremendamente bella. Non penso ci sia un altro libro che mi ha fatto piangere in così tanti punti, a volte per quanto erano tristi, altre per quanto erano belli.
3,5/5⭐
Poca trama e molta introspezione nei disagi della protagonista, che proietta il suo senso di inadeguatezza su chi le sta intorno. Ben scritto, ma per me non al livello di altri libri di Elena Ferrante.
5/5⭐
Personaggi "perfetti" nella loro imperfezione che a fine libro si ha la sensazione di aver conosciuto nella vita reale.